FUM| Il Marmomac di Franchi Umberto Marmi

A Marmomac 2022 Franchi Umberto Marmi ha presentato il volto sostenibile del marmo nelle sue diverse sfaccettature.
Nella cornice della manifestazione di riferimento per il settore lapideo a livello internazionale il volto sostenibile del marmo FUM è stato raccontato attraverso uno spaccato del mondo Franchi Umberto Marmi, dalla cava al prodotto, fino al recupero degli scarti di lavorazione: lo stand, concepito come una galleria, ha coinvolto il visitatore, come in una visita al museo, nella narrazione viva della vita e della lavorazione del marmo.
Come scoprire l’anima green di un marmo che mantiene intatto il suo fascino ed il suo valore dal blocco fino al più piccolo granello.
Lo stand, con una ampiezza di circa 200 mq, è stato progettato da Eugenio Biselli di Interninow e dal suo team sulla base di un concept e di una narrazione che trovano nelle tecnologie più dinamiche e innovative gli strumenti più adatti al racconto di una storia fatta di tradizione operaia e di lavorazioni artigianali.

Cava di marmo
Photo Lorenzo Borgianni

La sostenibilità del marmo FUM
Il tema della sostenibilità è il fulcro attorno al quale ruota tutta la comunicazione FUM di questo 2022:  con occhio attento e curioso in merito alle proprie performance ambientali, la Franchi Umberto Marmi ha affrontato dal 2019 anche l’Analisi del Ciclo di Vita dei propri prodotti. Il Life Cycle Assessment (LCA) ha portato alla Dichiarazione Ambientale di Prodotto (Enviromental Product Declaration/EPD), certificazione volontaria che rappresenta un vero e proprio “marchio ecologico” del marmo.Lo studio è stato portato avanti secondo gli standard ISO 14040, ISO 14044, ISO 14025 ed i requisiti della norma UNI EN 15804, analizzando tutti i processi relativi al prodotto, dall’estrazione delle materie prime alla produzione, fino al riutilizzo e smaltimento di tutti i rifiuti finali.

Claudia Chiappino - Ingegnere Minerario e Consulente FUM per la sostenibilità globale
Claudia Chiappino – Ingegnere Minerario e Consulente FUM per la sostenibilità globale Photo Corrada Onorifico

L’analisi attuale, che ha comportato un aggiornamento dei metodi di valutazione su alcuni parametri, conferma i precedenti risultati positivi; in breve, la produzione delle lastre in marmo – rispetto ai prodotti concorrenti (es.: ceramiche ed affini) – provoca impatti ambientali ridotti sui comparti aria ed acqua, grazie alla quasi totale assenza di sostanze chimiche nel processo produttivo, mentre le brevi distanze di approvvigionamento della materia prima rispetto ai siti di lavorazione contribuiscono ai bassi impatti di CO2.

 

 

E’ quindi possibile confermare che le lastre di marmo Bettogli della FUM sono materiali riconosciuti per la certificazione ambientale ed il “rating” degli edifici dai principali programmi su scala internazionale LEED, BREEAM, ENERGY STAR, GREEN STAR, HQE; è prevedibile ed auspicabile che il mercato delle costruzioni si muova nella direzione delle politiche di GPP (Green Public Procurement) o “Acquisti Verdi”, dunque siamo già pronti al futuro.

In merito alle sfide previste – e mantenute, secondo rigorosa agenda – l’azienda è in dirittura di arrivo anche sul fronte del Bilancio di Sostenibilità, ulteriore passo in avanti rispetto ai temi di cui sopra, che amplia lo spettro di analisi aziendale a tutti i temi ESG (Ambientale, Sociale e di Governance). La certificazione e la successiva pubblicazione del BDS sono previsti entro il mese di Ottobre 2022, visto l’attuale stato di avanzamento, in pratica definitivo.

La famiglia dei CALACATTA FRANCHI si arricchisce: arriva il Calacatta Crestola

La straordinaria ricchezza del bacino marmifero delle Alpi Apuane non finisce mai di sorprenderci e regalarci belle novità.
Come quella relativa ad un nuovo materiale che entra a buon diritto nella famiglia dei pregiati e già molto ricercati CALACATTA di FUM: si tratta del marmo Calacatta Crestola, estratto appunto dalla Cava di Crestola situata nel bacino delle Alpi Apuane.

Lastre di Calacatta Crestola in show room

Il Crestola è una pietra naturale dalla trama fitta e dai colori intensi: una nuova scoperta nella montagna che si presenta in tutta la sua forza espressiva e che andrà a guadagnarsi l’apprezzamento di un mercato internazionale sempre più attento e molto selettivo.Oltre alla bellezza e al fascino di questo nuovo materiale, è particolarmente interessante la tecnica estrattiva che lo riguarda: i blocchi infatti sono estratti in galleria, secondo un metodo innovativo che permette di ridurre al minimo la possibilità di scarto e successivamente ‘sottovuotati’ secondo tecnologie di avanguardia. Queste procedure, che privilegiano l’estrazione di qualità a quella di quantità, fanno del Crestola un materiale assolutamente rispettoso della natura.

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